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Intervista al seconda linea Riccardo Schinchirimini

L’attuale stagione dei Caimani Rugby ha lasciato maggiore spazio anche ai giovanissimi dell'U18 del Rugby Viadana 1970

Viadana, Giovedì 18 Aprile 2019

I fuori quota, infatti, si sono inseriti gradualmente nel collettivo neroverde per garantirsi un percorso di alta formazione insieme a giocatori e coach esperti e una buona formazione in vista della prossima stagione, per la quale vestiranno regolarmente la maglia del club mogliese.

Diversi i giovani che hanno debuttato con i Caimani durante gli ultimi mesi e hanno ottenuto risultati positivi, garantendo anche sostegno ai giocatori più esperti del club. Tra i fuori quota viadanesi che hanno potuto vivere quest’esperienza, vi è il classe 2000 Riccardo Schinchirimini.

"Domenica contro Mirano è stata una partita bilanciata" racconta Riccardo Schinchirimini, "non poteva finire diversamente, ovvero con un punteggio favorevole per noi. Penso che quando mettiamo carattere in campo possiamo battere squadre anche d’alta classifica del nostro girone; è stata una prova di carattere utile in vista delle ultime partite. In campo eravamo una squadra più che mai.

Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e uscire il prima possibile da questa situazione pericolosa: la squadra è grintosa, veniamo da una meritata vittoria e sono sicuro che affronteremo le tre partite mancanti con l’atteggiamento giusto.
Sono molto contento della possibilità di anticipare il mio inserimento nei Caimani: mi piace crescere e aumentare il livello, quindi sentirmi in difficoltà. C’è sicuramente un divario fisico con i giocatori più maturi di serie B e questo lo si sente in ogni scontro. Poi il girone veneto è tosto, si sa, ed è composto da tante squadre che sanno giocare un buon rugby ad alti livelli.

Mi sono inserito bene nella squadra e nel club: da subito lo staff mi ha dato molta fiducia e di questo ne sono grato perché ho potuto vestire la maglia neroverde da titolare fin dalle prime occasioni. Sono certo che potrò dare il mio contributo alla squadra e al club anche a partire dalla prossima stagione. Consiglio vivamente quest’esperienza perché mi ha permesso di crescere, è uno sport di sani principi, un dare e ricevere.

Tra le mie ambizioni? Beh, sicuramente poter vestire la maglia della Nazionale. Forse un giorno, io ci credo".

(foto e articolo di Francesca Pone)